Che Google abbia intenzione di combattere il digital divide con la tecnologia non è certo un mistero. Lo dimostra il Project Loon
messo in campo circa due anni e mezzo fa, con l’obiettivo di portare la
connessione Internet ovunque tramite l’impiego di palloni aerostatici,
così come l’acquisizione di Titan Aerospace per garantire copertura a qualsiasi territorio mediante l’utilizzo di droni.
Project SkyBender,
un sistema sviluppato appositamente per trasmettere al suolo un flusso
dati pari a diversi Gigabit al secondo, con una velocità circa 40 volte
superiore rispetto a quella delle attuali reti 4G. In altre parole, una connessione 5G dal cielo, resa possibile dall’impiego di droni alimentati con l’energia generata da pannelli solari installati sulla superficie.
L’invio e la ricezione avverrebbe su frequenze EHF, ovvero sfruttando le cosiddette onde millimetriche.
Dai documenti trapelati
emerge inoltre che la FCC (Federal Communications Commission) ha
assicurato all’azienda californiana la possibilità di effettuare le
prove fino al mese di luglio, dopodiché l’autorizzazione dovrà essere
rinnovata.
Servirà però con tutta probabilità più tempo per il perfezionamento
della tecnologia, che un giorno potrebbe essere impiegata non solo nei
cieli degli Stati Uniti, ma soprattutto laddove ancora oggi l’accesso a Internet
rappresenta un’utopia, bloccando di conseguenza sviluppo, comunicazione
e informazione. Da Mountain View non sono giunti commenti su quanto
riportato.
Che sia questo il futuro? via
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