Per lanciare un attacco DDos, ormai, non ci vuole più neanche un minimo di conoscenze informatiche: sulla rete è infatti possibile trovare dei veri e propri servizi a pagamento, che prendono di mira un malcapitato sito su richiesta. In una situazione del genere, Google ha lanciato il suo Project Shield, un tool gratuito che permette la difesa a giornalisti, portali di notizie e altre organizzazioni spesso prese di mira da attacchi DDoS. Dal punto di vista concettuale, il funzionamento è abbastanza semplice: una volta attivato, Project Shield si occupa di reindirizzare il traffico generato dall'attacco DDoS verso un'architettura ad hoc messa in piedi da Google, permettendo così ai siti protetti di non cadere offline sotto i colpi delle connessioni multiple. Di fronte agli immancabili timori sulla sicurezza, Google risponde così:
Project Shield, sviluppato da Google Ideas (oggi Jigsaw), è ora aperto a tutti i siti di news indipendenti che non appartengono a governi o partiti politici. I gestori dei siti devono apportare alcune modifiche alla configurazione, in modo da redirezionare il traffico verso un server Google. In pratica, il servizio funziona come un “reverse proxy” che blocca il traffico in eccesso e alleggerisce il carico sui computer del sito web. Per funzionare correttamente, Project Shield deve avere accesso ai dati dei visitatori. Google sottolinea però che non ci sono pericoli per la privacy: i dati vengono collezionati in forma aggregata per una massimo di due settimane e non sono utilizzati a scopo pubblicitario.
Attiva Google Shield https://projectshield.withgoogle.com/public/
Project Shield, sviluppato da Google Ideas (oggi Jigsaw), è ora aperto a tutti i siti di news indipendenti che non appartengono a governi o partiti politici. I gestori dei siti devono apportare alcune modifiche alla configurazione, in modo da redirezionare il traffico verso un server Google. In pratica, il servizio funziona come un “reverse proxy” che blocca il traffico in eccesso e alleggerisce il carico sui computer del sito web. Per funzionare correttamente, Project Shield deve avere accesso ai dati dei visitatori. Google sottolinea però che non ci sono pericoli per la privacy: i dati vengono collezionati in forma aggregata per una massimo di due settimane e non sono utilizzati a scopo pubblicitario.
Attiva Google Shield https://projectshield.withgoogle.com/public/
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